Tutto quello che è noto causa una reazione, sia in termini di pensiero (linguaggio del cervello) che di sensazione (linguaggio del corpo). Il modo in cui pensiamo e il come ci sentiamo creano uno stato d’animo che è la fusione di pensieri e sensazioni sia negativi che positivi. Tale combinazione se ripetuta influenza direttamente le nostre convinzioni.
La convinzione è un pensiero continuo fino a quando esso viene cablato nel cervello attraverso circuiti chimici. Le convinzioni si basano su esperienze passate che vanno direttamente a influenzare il presente definito “noto”, fatto di insicurezze e incertezze. Attraverso questa ripetitività di pensieri e sensazioni il corpo diventa inconsciamente mente.
Cosa vuol dire?
Non c’è gerarchia tra mente e corpo ma c’è alternanza. L’alternarsi fisiologico di mente-corpo ci dà armonia. Platone diceva, l’armonia è un’energia senza sforzo. La disarmonia è invece un’energia perturbata in cui il corpo prevale sulla mente o viceversa, ciò conduce verso l’abitudine.
L’abitudine è la tendenza a ripetere sempre una determinata azione, toccando sempre gli stessi tasti emotivi, è lo stato d’animo responsabile della separazione mente-corpo.
Poiché il ciclo di pensieri e sensazioni nel tempo ha creato uno stato d’animo fatto di convinzioni e credenze, nella visione della nostra vita si sovrappongono la memoria del passato e la percezione di un futuro incerto per il noto. Quando rimaniamo ancorati ai vecchi ricordi, avremo sempre una vita prevedibile, vedremo sempre le stesse persone, andremo sempre negli stessi posti, faremo sempre la stessa identica cosa senza la possibilità di influenzare la realtà, ma sarà la realtà ad influenzare noi, con la nostra personalità, con ricadute inequivocabili sulle nostre relazioni e sull’ambiente.
Questo significa trascorrere la vita nella mancanza, in attesa che qualcosa cambi. Tale dimensione spesso ci fa pensare e credere che non abbiamo controllo sul nostro destino e sulla nostra vita, come se già fosse tutto scritto.
Cosa implica questo per il nostro corpo?
Queste routine continue creeranno delle connessioni neurali, che sono come un software installato nel cervello, in grado di condizionare il vivere in un tempo che è rimasto indietro mettendo in atto processi biologici e mentali in una reazione chimica che trasforma l'immateriale in materiale.
I pensieri vecchi, routinari, catastrofici e pieni di rabbia influiscono sul sistema mente-corpo, quindi sulla nostra postura, sul modo di camminare, di guidare, di mangiare e sulle nostre relazioni.
Puoi farmi un esempio?
L’esempio classico è la differenza tra quando mangiamo in maniera conviviale oppure con velocità e compulsività. Il nostro comportamento influisce, nel caso specifico, sulle papille gustative e su come queste reagiscono, producendo una chimica diversa tale da influenzare il sistema mente-corpo e cambiando completamente l’interazione con gli organi di senso.
Quando mangiamo in un ambiente conviviale o anche da soli un cibo che ci piace, lo mastichiamo lentamente, godendo della sensazione di felicità. Sperimentiamo la gioia e quindi per via riflessa tutti gli organi di senso partecipano, come fosse un’orchestra, alla sensazione generata dal cibo. Durante questo processo si attivano molti processi chimici responsabili della reazione del sistema mente-corpo, questa cascata chimica agisce e reagisce alla vita.
Questo vale per tutto ciò che accade nella nostra vita?
Sostanzialmente sì: agire e reagire alla vita significa prendere delle decisioni. Quando attuiamo un comportamento automatico, legandolo a esperienze negative, inneschiamo e produciamo sentimenti ed emozioni negative. Quando l’esperienza è invece legata alla consapevolezza e alle novità produciamo emozioni positive. Se processiamo la nostra vita con consapevolezza, il sistema mente-corpo ha la sensazione di trovarsi in sicurezza, in quello che gli è più familiare. Se questa consapevolezza viene praticata ripetutamente, il sistema mente-corpo viene programmato secondo quello che gli è più confortevole.
Le decisioni che prendiamo innescano comportamenti automatici, soprattutto nell’ambito di esperienze conosciute, atte a riprodurre sentimenti ed emozioni vissute in precedenza. Per questa ragione, ci avviciniamo a ciò che ci attira solo quando iniziamo a sentirci soddisfatti, abbondanti e pieni di energia. Il godere di questa sensazione ci porta a pensare a qualcosa di felice, sperimentando la gioia, produciamo pensieri positivi, che a loro volta alimentano altre emozioni simili.
Le decisioni sulle nostre vite devono quindi essere prese con tale fermezza e intenzionalità da apportare livelli di energie positive più forti dei “programmi cablati” nel nostro cervello ed evitare che questi ci condizionino emotivamente.
Quindi il vivere nel passato, ci porta a non avere uno slancio per il futuro e ci condanna a ripetere sempre gli errori, fronteggiare gli stessi problemi e vivere sempre le stesse emozioni.
È possibile cambiare?
Dobbiamo imparare a vivere il presente. Secondo le neuroscienze, se vuoi rigenerare il tuo sistema mente-corpo, devi creare nuove opportunità, cioè attraverso tua la volontà devi sfuggire al passato e cambiare il brutto della vita che hai creato.
In altri termini, dovrai iniziare a familiarizzare con quello che chiamiamo il “momento presente” oppure “l'eterno adesso”. Questo mantra dev’essere allenato e imparato dal tuo sistema mente-corpo.
Secondo le neuroscienze l’apprendimento è fondamentalmente per una nuova mente. Se consideriamo che nel sistema mente-corpo il corpo è come l'hardware del computer, mentre la mente è come il software, dobbiamo installare e apprendere nuovi programmi, così facendo, inevitabilmente il nostro cervello sgancerà i vecchi programmi dall’archivio del passato e li sostituirà con i nuovi.
Come faccio ad installare nuovi programmi?
Per esempio, imparare cose nuove crea nuove connessioni. Sfruttare il potere dell’ immaginazione, perché il sistema mente-corpo non nota la differenza tra ciò che sta accadendo nel tuo mondo esterno e ciò che sta accadendo nel tuo mondo interiore.
Il mondo interiore dell'immaginazione ha lo stesso peso di un'esperienza effettuata nel mondo reale: significa che la biologia si trasforma e di conseguenza fa credere al tuo sistema mente-corpo che si è verificata un'esperienza fisica, pur senza averla vissuta realmente. Quello che noi ripetiamo nel sistema mente-corpo
più volte fino a farlo diventare reale. Il dottor Joe Dispenza, propone di sfruttare questa possibilità a nostro vantaggio.
In un esperimento del team di neuroscienziati guidato dal dott. Alvaro Pascual-Leone, neurologo della
Harvard Medical School di Boston, alcuni volontari che non sapevano suonare il pianoforte sono stati divisi in due gruppi: il primo gruppo ha praticato semplici esercizi per cinque giorni, all’altro sono stati assegnati gli stessi esercizi, ma è stato loro chiesto di praticare mentalmente.
Le scansioni cerebrali eseguite prima e dopo l'esperimento hanno mostrato che le connessioni neurali e la programmazione neurologica, nell'area del cervello che controlla il movimento delle dita, erano aumentate notevolmente in tutti i partecipanti, sebbene uno dei due gruppi, si fosse esercitato solo nella fantasia.
Questo esperimento dimostra quanto può essere grande il potere del sistema mente-corpo sulla realtà.
Se noi riuscissimo a credere e a sperimentare con i nostri sensi un accaduto, pensandoci tante volte, potremmo letteralmente cambiare il nostro sistema mente-corpo.
Questo studio dimostra effettivamente che il cambiamento del sistema mente-corpo può trasformare un evento come se fosse accaduto realmente. Noi dobbiamo solo comprendere come possiamo sfruttare il vero potenziale dei nostri pensieri per proiettarci nel futuro che desideriamo.
Dimmi di più
Come abbiamo visto la maggior parte delle nostre azioni o decisioni sono governate da pensieri inconsci, abitudini e reazioni emotive automatiche. Joe Dispenza insegna come le nostre convinzioni e percezioni, i cosiddetti “pulsanti di allarme", possono essere riconvertiti in vantaggi. Quando percepiamo un disagio per un evento imprevisto per esempio, dobbiamo cambiare il modo di pensare, agire, sentire che esso ci è noto.
La nostra personalità deve creare la nostra realtà personale: quindi se vuoi cambiare la tua realtà personale, devi iniziare cambiando il modo in cui pensi, come agisci e come ti senti.
Questo processo di cambiamento inizia quando diventi consapevole di chi sei inconsciamente. Il cambiamento comincia nel momento in cui iniziamo a pensare in modo diverso, agiamo in modo diverso e sentiamo in modo diverso. Al risveglio, la prima domanda da porsi dev’essere “che tipo di persona presenterò al mondo?” e poi “in che modo voglio essere migliore di quello che sono?”.
Iniziare a prendere coscienza dei propri pensieri e sentimenti ricorrenti e già è un buon inizio, perché riconoscerli e modificarli ogni giorno in pensieri e sentimenti positivi crea nuove energie.
Come esseri umani, inviamo e riceviamo sempre energia elettromagnetica: quando generiamo un pensiero, le reti neurali producono cariche elettriche nel sistema mente-corpo. I pensieri producono reazioni chimiche che danno origine a sentimenti ed emozioni che a loro volta creano cariche magnetiche. Ciò significa che la combinazione di pensieri ed emozioni produce come risultato uno specifico campo elettromagnetico. È facile notare che quando una certa persona entra nella nostra stanza, l'energia può cambiare improvvisamente: ci sono persone che irradiano un sentimento di rabbia, altre di amore e gentilezza, altre di pace.
Significa che, se riproduciamo il passato più e più volte, trasmetteremo sempre la stessa energia immettendo sempre le stesse informazioni nell'ambiente. Le stesse esperienze, le stesse circostanze, diventano un fattore importante perché portano verso la consapevolezza di cambiare il proprio modo di pensare.
Comentarios